In questo episodio parliamo di contaminazioni, competenze, capacità, voce e lettura a voce alta con Giulio Xhaet, cantante fallito, mezzo belga e autore di questo libro.Lasciarsi contaminare, la bellezza di scoprirsi multipotenziali:
Dalla vita quotidiana al lavoro, passando anche per la lettura a voce alta, Giulio Xhaet ci ha spiegato perché essere interdisciplinari è un’attitudine preziosa.
Quante volte è capitato di sentirci dire che per trovare e comprendere realmente la nostra strada avremmo dovuto scegliere di specializzarci in una disciplina. In particolare: studiare, dedicarci unicamente ed ossessivamente al nostro settore designato, per arrivare così a vette alte di specializzazione per essere davvero appetibili sul mercato.
Una visione questa di matrice fortemente anglosassone che ha influenzato e influenza da lungo tempo anche la nostra cultura. Ma se la nostra curiosità e le nostre passioni ci hanno sempre portato a coltivare con costanza e dedizione più interessi, dovremmo davvero pensare di essere inconcludenti?
Cari multipotenziali, interdisciplinati o meglio contaminati, sappiate che la musica sta cambiando e con Giulio Xhaet abbiamo approfondito la questione, partendo proprio dal suo libro Contaminati.
Questo libro è dedicato a chi ama le diversità e non vuole smettere di imparare, a chi si mette a caccia di connessioni inaspettate, a chi desidera collegare le proprie passioni al lavoro, a chi sfrutta il digitale come un nuovo terreno di gioco ibrido tra tecnica e umanistica, a chi vuole sviluppare il proprio “quoziente di contaminazione”.
#Contaminati. Connessioni tra discipline, saperi e culture (Giulio Xhaet, gennaio 2020)
Multipotenzialità e contaminazione
Avere un approccio multidisciplinare nella vita e a lavoro, cosa significa.
Chi sono i multipotenziali?
Sono persone che hanno la capacità di avere più interessi e riuscire a coltivarli, approfondirli e apprenderli con impegno e costanza, maturando una vera e propria competenza. Si tratta di persone che amano spaziare tra più settori, arricchire il proprio sapere lasciando che quanto appreso in ciascuna disciplina si contamini, spesso dando vita anche a competenze innovative ed uniche.
Da un certo punto di vista i multipotenziali sono coloro che più riescono a muoversi con destrezza nel mondo del digitale, in costante cambiamento:
“ Pensare che una persona possa muoversi bene in più ambiti differenti durante la propria vita o carriera, o sappia fare bene una sola cosa ma attingendo da mondi molto lontani è sempre stato difficile. Il più delle volte queste persone vengono viste come inconcludenti, ma il digitale ha decisamente generato un cambio di rotta: con i suoi ritmi elevati di cambiamento, si pensi agli algoritmi, il digitale rende il terreno di gioco della vita e del lavoro sempre più cangiante. Per non essere sostituiti dalle macchine dobbiamo vivere e lavorare in maniera quanto più contaminata possibile”
Spiega Giulio che ha dedicato un libro proprio alle risorse preziose che può fornirci la contaminazione, ricordandoci che in realtà noi abbiamo questo approccio multidisciplinare da sempre, iscritto nel nostro Dna:
“Noi nasciamo interdisciplinari: il nostro Dna è contaminato perché gli esseri umani lo sono di natura. Nel corso del tempo, la rivoluzione industriale, l’Illuminismo, hanno finito per inscatolare il sapere, metterlo in ordine in maniera quasi ossessiva. Nelle società industriali ha prevalso infatti un sapere specialistico, una mentalità del lavoro votata al fare poche cose se non una particolarmente bene: il fordismo, ben rappresentato da Charlie Chaplin nel film Tempi moderni ne rappresenta una deriva”.
Chi sono i contaminati e quali sono i vantaggi di questa visione multidisciplinare
I contaminati non sono persone comunemente definite come multitasking, che si riferisce invece a persone che riescono a svolgere più attività contemporaneamente.
Contaminato è una persona che nel corso della propria vita cambia settore, disciplina, trova nuove passioni ed investe tutto se stesso e il suo sapere in quell’attività, ma traendo forza, conoscenza e competenze da tutto ciò che ha appreso in precedenza.
Può essere anche una persona specializzata in un ambito preciso, un contaminato specialista, che dedica la sua vita a migliorarsi e aggiornarsi in quell’attività, ma sempre lasciandosi guidare e ispirare da nozioni apprese in altri ambiti. D’altronde quelli che nel corso della storia sono stati definiti innovatori, come Copernico e Leonardo Da Vinci per citarne alcuni, hanno sempre coltivato molteplici interessi approfondendoli in maniera interdisciplinare.
La contaminazione o multipotenzialità è un’attitudine che nasce senza dubbio da un’innata curiosità, ma non è sufficiente mostrare semplicemente interesse per qualcosa: quella scintilla curiosa va accudita e coltivata con determinazione e costanza per poter diventare una competenza. Ecco perché una passione non va mai messa da parte, neppure nel curriculum, perché può essere quel dettaglio che può renderti curioso, diverso, da tutti gli altri candidati.
Spesso sono proprio le passioni a rivelarsi come la nostra cartina di tornasole: “Non nascondiamo le nostre passioni, neppure sui nostri curriculum, ma troviamo il modo di presentarle in maniera efficace. Essere sinceri con gli altri è esserlo con se stessi: le passioni ci conoscono più di quanto conosciamo noi stessi, e quando ci dimentichiamo la nostra strada, loro sono lì per ricordartela”, suggerisce Giulio.
La bellezza di contaminarsi…anche nella lettura a voce alta!
Se vi state chiedendo quale sia la contaminazione, il fil rouge che unisce la lettura a voce alta alla contaminazione, la risposta è proprio l’approccio multipotenziale che possiamo sviluppare nel nostro percorso di lettori a voce alta, lasciandoci incuriosire, contaminare dalla lettura anche di un genere a noi poco affine.
Essere affezionati ad un genere letterario che ci appassiona da sempre è naturale, ma troviamo anche il coraggio di uscire dalla nostra comfort zone: destrutturiamoci per strutturarci diversamente. Esploriamo un genere differente che ci permetterà di iniziare un nuovo viaggio di fantasia nonché di sperimentazione della nostra voce, che a sua volta potrà suggerirci un approccio diverso anche nella lettura a voce alta di un genere che consideriamo un nostro cavallo di battaglia, arricchendo così i colori della nostra voce, lavorando su nuovi ritmi e intonazioni.
Inoltre la stessa lettura a voce alta sarà una competenza che qualunque sia la nostra professione, saprà rivelarsi preziosa in qualsiasi settore operiamo: sia per migliorare la nostra comunicazione con l’altro, sia per curare e arricchire la nostra professionalità sviluppando ad esempio nuovi progetti volti a migliorare o incrementare la comunicazione della nostra attività.
Se la contaminazione è una tematica a te affine o semplicemente ti incuriosisce ascolta il podcast con Giulio Xhaet ci ha raccontato come è nato il suo libro Contaminati, di cui consigliamo vivamente la lettura.
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