Leggere uno script o andare “a braccio” all’interno di un podcast? Scopriremo con Rossella che la questione è ben più articolata di così!
Rossella Pivanti fonda e gestisce Insomnia Studios assieme al suo socio dal 2011 e dal 2018 si occupa a tempo pieno di produzione di podcast e in particolare Podcast per aziende (Branded Podcast).
Come nasce un branded podcast e perché è prezioso per raccontare un’azienda.
Raccontare i valori di un’azienda, presentare un prodotto innovativo: tanti gli obiettivi e i progetti che connettono oggi il mondo delle aziende a quello dei podcast.
Rossella Pivanti ci ha svelato i retroscena di quest’arte giovanissima.
Cos’è un podcast?
Partiamo dal principio…
I podcast sono dei file audio in formato mp3 prodotti da un privato o da un’azienda, ascoltabili da pc, smartphone, da tablet…insomma da qualsiasi apparecchio digitale di nuova generazione che possa collegarsi a piattaforme che ormai conoscerete benissimo come Spreaker o Spotify.
Perché fare un podcast?
Gli obiettivi che sono alla base di un podcast sono molteplici e variabili a seconda di chi ha deciso di produrlo.
Un privato può avere semplicemente voglia di condividere una storia, un sapere, un’esperienza, o generare una community e riflettere insieme su una tematica da approfondire, un po’ come i nostri podcast di Mettiamoci la voce che spesso nel corso delle puntate riescono anche mixare tutte queste direzioni.
E già questo rende chiaro come un podcast nasce da un bisogno, un obiettivo, un desiderio, per poi ritrovarsi a percorrere una e centomila strade, generando riscontri, pensieri e opinioni ulteriormente diverse che magari possono andare ad arricchire questo percorso.
Produzione podcast, cosa serve
Un podcast può essere realizzato da chiunque certo, ma davvero basta un microfono, un pc, un argomento da condividere e iniziare a registrare?
Ci siamo addentrati nel mondo dei podcast aziendali per scoprire un po’ di più di quest’arte giovanissima, affidandoci alla professionalità e alla simpatia di Rossella Pivanti, Podcast Producer per Branded Podcast. Nel 2011 ha aperto il suo Insomnia Studios, studio di registrazione dove dal 2017 ascolta con passione la storia delle aziende trasformandole in suono.
Podcast aziendali
“Ogni azienda deve avere ben chiaro l’obiettivo da raggiungere”
Negli ultimi due anni i podcast hanno raggiunto notevoli riscontri positivi a livello internazionale, soprattutto in ambito aziendale, dove sono stati riconosciuti come valido strumento di comunicazione e marketing. Le aziende si sono accorte che questi contenuti audio confezionati secondo un format strategico, che si tratti di narrazione, storytelling, interviste, possono generare un ottimo prodotto per presentare mission e valori aziendali.
Ma come sottolinea Rossella Pivanti, produttrice di podcast e podcaster è importante che un’azienda abbia ben chiaro qual è l’obiettivo che spinge l’azienda a volere un podcast:
“Ogni brand deve capire cosa desidera dal podcast, non basta volerlo solo perché altri lo hanno”.
Generalmente gli obiettivi che un’azienda può perseguire sono la Brand Awareness ovvero far conoscere il marchio e incrementarne la notorietà e quindi anche raggiungere nuovi clienti, rivolgersi ad un nuovo target in vista di un nuovo prodotto da lanciare in una nuova fetta di mercato. I podcast aziendali spesso sono la strada migliore e friendly per convincere i consumatori dell’autenticità del marchio.
I 3 pilastri di un podcast aziendale
Relazione
Il podcast dà voce ad una realtà che si interfaccia con un pubblico, entrando così nelle cuffiette, nelle case, per strada, quando in qualsiasi momento della giornata un ascoltatore decide di pigiare play. Da questo punto di vista ci ricorda un po’ il rapporto che abbiamo con la radio. Questo perché il podcast genera una relazione che si base unicamente sull’ascolto, rendendo immaginabile e visibile qualcosa che non si vede e non si tocca: un lavoro creativo, e a sua volta tecnico ed organizzativo, non indifferente.
Autenticità
Nel caso dei podcast aziendali lavorare sull’autenticità è un punto di partenza fondamentale nel costruire una relazione consapevole e di fiducia verso un consumatore che magari potrebbe scoprire per la prima volta quella realtà aziendale o entrare per la prima volta in ascolto dei suoi valori. Ecco perché un podcast aziendale richiede la cura minuziosa di ogni piccolo dettaglio: dalla tematica alle scelta delle voci, dalla scelta dei suoni a quella delle musiche.
Ascolto
Il mondo della realizzazione di un podcast a differenza di quello della macchina del cinema, come ci ha raccontato Rossella Pivanti, è ancora tutto da scoprire:
“Nel caso dei podcast manca la visibilità del processo: nel cinema è stato svelato il processo di regia, l’utilizzo del mezzo in ogni sua componente, mentre di un podcast si arriva ad ascoltare solo il risultato finale. Sarebbe bello invece mostrarne anche il backstage, perché la lavorazione di un podcast è come il make up no make: c’è il trucco ma non si vede, perché tutto deve essere quanto più naturale possibile”
Il trucco c’è ma non si vede, come si realizza un branded podcast
Le innumerevoli scritture e non, che portano ad un podcast aziendale:
Una volta che l’azienda ha individuato il suo obiettivo, bisogna ragionare sul tipo di comunicazione che tradotto in un podcast, comincia dal come registrare e processare la voce.
Un lavoro che non è assolutamente lineare come si può pensare: si può partire da un testo scritto da leggere, da un testo da scrivere e poi da leggere, o addirittura da un testo da realizzare in corso d’opera.
E spesso bisogna tenere conto anche nella stesura del testo di numerosi vincoli:
“Anche se hai uno script già pronto va adattato in ogni caso alle esigenze, alle caratteristiche del prodotto, alle richieste dell’azienda, e spesso anche in base anche a regole deontologiche che possono essere presenti in un determinato settore. Poi si lavora sulla scelta della voce, legata senz’altro anche alla musica che viene scelta e a quelle che sono le richieste del cliente, dall’immagine che vuole dare del prodotto e il tone of voice che ci si aspetta legata all’età e al sesso della voce. Si lavora poi successivamente sull’intenzione da dare all’intero lavoro”.
Come spiega Rossella.
La scrittura di un podcast aziendale è molto vicina alla stesura di una sceneggiatura perché ispirarsi al cinema, ai suoi dialoghi, immaginare una sceneggiatura è una strada che può aiutare non poco, aggiunge Rossella, che si è specializzata in Sceneggiatura all’università.
“Le basi di cinema per la costruzione dei dialoghi ti aiutano tantissimo, e proprio per la questione della naturalezza meglio ancora ascoltare e riportare un dialogo preso proprio dalla realtà. L’ascoltatore va proiettato, accompagnato nel processo, per rendere il tutto quanto più naturale possibile”.
Anche in questo caso l’ascolto continua ad essere una parola chiave, al punto da essere spesso un vero e proprio punto d’ispirazione e partenza. Non sempre si comincia da un foglio o dal computer, ma anche e soprattutto dalle persone: non bisogna mai dimenticare infatti che la destinazione sono le orecchie e l’attenzione dei fruitori con cui va instaurata la relazione.
Inoltre per garantire la massima qualità, di cuore e di tecnica, nella realizzazione di un podcast aziendale c’è sempre un minuzioso lavoro sul suono da podcast editor, come la pulizia dei respiri, la ricerca di armonia ed equilibrio del prodotto complessivo tra voce, testo scritto e musica, che sia verosimile e attendibile. Oltre a valutazioni specifiche fatte per la scelta delle voci, come il costo di chiamata e diritti di sfruttamento della voce.
E tutto questo era solo un assaggio di quanto Rossella Pivanti ci ha raccontato della sua bellissima professione e di come ogni giorno trasforma in podcast storie, obiettivi, valori e sogni delle aziende. Se l’argomento ti appassiona e vuoi scoprirne un po’ di più puoi ascoltare il podcast con Rossella Pivanti di Mettiamoci la voce.