210 – Imitazione e parodia con la voce

Imitazione e parodia fanno parte del linguaggio analogico, linguaggio che ricorre all’uso di immagini ed evocazioni. Vengono spesso usati come sinonimi, ma in realtà presentano importanti differenze che partono dall’aspetto più importante: l’ascolto.

Con l’imitazione e la parodia riprendiamo alcuni temi della puntata dedicata al linguaggio analogico per approfondire le differenze e le correlazioni con la voce.

Imitazione deriva da mìmeṡis, che significa riprodurre una certa cosa.

Parodia deriva da parà e odè ed unisce ciò che è simile con il canto.

Nell’ambito della voce, l’imitazione è in genere più diretta rispetto alla parodia e fa riferimento alla riproduzione fedele di un suono. Anche con la parodia si rappresenta e si riproduce un aspetto originale, ma rivedendo alcune caratteristiche.

Esempi di imitazione e parodia si ritrovano in ogni ambito, dal mondo della natura ai bambini che imparano a parlare, dalla letteratura al cinema.

Un elemento che differenzia questi due mondi è senza dubbio quello dell’esagerazione. Se nell’imitazione è quasi assente in quanto si tende a ricalcare il soggetto che si vuole appunto imitare, nella parodia si prendono i tratti più rilevanti e si accentuano.

È interessante notare che nella categoria degli imitatori rientra anche il rumorista, ovvero chi riesce a riprodurre fedelmente determinati suoni.

Oltre al differente livello di esagerazione, abbiamo anche due intenti diversi.

L’intento di un’imitazione è quello di evocare le stesse sensazioni della versione originale. Con la parodia, invece, si può riprendere la stessa caratteristica e usarla in un altro contesto o con un’altra finalità, con lo specifico scopo di evocare qualcosa di diverso rispetto all’originale.

In alcuni casi i tratti principali dell’imitazione e della parodia vengono uniti e ripresi dallo stesso artista. Non solo per quanto riguarda l’uso della voce, ma anche in merito a tutti gli aspetti collegati al personaggio che si vuole interpretare, come trucco, abbigliamento, mimica, postura e atteggiamento.

Imitazione e parodia richiedono un’approfondita ricerca di quelli che sono i tratti più caratteristici del soggetto di riferimento e spesso nell’interpretazione di uniscono due sensi: la vista e l’udito.

Se è vero che il risultato può funzionare anche solo attraverso l’ascolto – ad esempio con le imitazioni trasmesse in radio – la mimica rimane un elemento chiave e indispensabile per l’artista.

Nel corso della puntata affrontiamo alcuni aspetti più “tecnici” che partono dalla modifica voluta e forzata del proprio timbro.

Anche in questo caso, prima di capire come modificare il timbro della voce, è necessario dedicare tantissimo tempo all’ascolto e all’osservazione. 

Imitazione e parodia poggiano le loro basi sul costante allenamento nel saper guardare e ascoltare: un continuo processo fatto di studio, sperimentazione, verifica.

Minutaggio:

4:30 Cosa succede in natura

9:30 Alcune differenze tra imitazione e parodia

17:02 Che cosa fanno gli imitatori con la loro voce

19:20 L’intenzione nell’imitazione

25:10 Imitare i suoni

31:15 L’imitazione come strumento per l’esposizione in pubblico