Errori nella lettura davanti al pubblico

Non esiste persona che nel parlare in pubblico o nella lettura a voce alta, non commetta alcun errore. Alcuni possiamo prevenirli, ma la cosa migliore è accettare che si possono fare errori!

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Ad alta voce: gli errori di lettura più comuni

Quando leggiamo ad alta voce, sia che siamo professionisti sia che siamo amatori, l’errore è sempre dietro l’angolo. A ciascuno di noi è capitato di fare qualche “scivolone” durante un’esibizione o una registrazione.
Leggere in pubblico è sempre emozionante come suonare su un palco e, esattamente come in ogni performance, gli errori di lettura sono parte dello show.

Possiamo inciampare su una parola o su una sillaba, saltare una riga senza volerlo, sbagliare un’intenzione.

Può capitare di avere problemi di salivazione o di gola secca, mordersi la lingua o una guancia, magari cali di voce causati dal non aver fatto riscaldamento o esercizi per diaframma e voce.

Potremmo avere problemi con il microfono oppure avere timore di leggere in pubblico e bloccarci davanti agli spettatori.

Insomma, può davvero capitare di tutto, persino una pioggia di rane, quando dobbiamo esibirci nella lettura a voce alta e scommetto che, leggendo questo elenco, ti ho suggerito paure alle quali non avevi ancora pensato.
Bene, per abbassare il livello di ansia che ti ho causato, cominciamo facendo una distinzione necessaria tra errori e sbagli.

Errare o sbagliare, questo è il dilemma

Gli errori di lettura sono tutta quella serie di intoppi che possono capitare pur non volendoli, sono relativi, circostanziali e potenzialmente sistematici: vizi di forma nelle pronunce sbagliate, impostazione scorretta della voce, abitudini di lettura non proprie o disfunzionali come non scaldare la voce, non fare esercizi per il diaframma, non dedicare tempo alla formazione…

Gli sbagli, invece, sono quelli che facciamo pur sapendo che avremmo dovuto farli diversamente, sono assoluti, oggettivi e momentanei: pronunce sbagliate, intenzioni sbagliate su testi preparati in precedenza, problemi di articolazione o di gestione della voce, colpi di tosse o cali di voce…
Ci è necessario fare questa distinzione per un semplice motivo: gli errori e gli sbagli di lettura sono parte integrante del percorso di apprendimento che, se guardiamo bene, non finisce mai, e errori e sbagli sono interessanti kpi (indicazioni di prestazione) che possono aiutarci a valutare i nostri progressi.

Dunque, chiarita questa differenza, nei prossimi paragrafi userò solo il termine “errori” per semplicità, ma ora sai distinguere errori da sbagli.

Liberi di sbagliare

Consideriamo un aspetto fondamentale: spesso siamo noi stessi i meno indulgenti riguardo ai nostri errori e li viviamo con più disagio di quanto non lo faccia il nostro pubblico di ascoltatori.

Quindi cerchiamo di non personalizzare l’errore (“sono io che sbaglio”) e di liberarci dalla paura di sbagliare che può portarci a blocchi fisici e blocchi di espressività; gli errori sono “step” fondamentali del nostro percorso di miglioramento. Sentiamoci liberi di sbagliare! Diciamo bene?

In questo podcast affrontiamo l’argomento degli errori nella lettura a voce alta.

Gli errori che ci piacciono

Ebbene sì, lo confessiamo: ci piacciono gli errori.
Perché gli errori di lettura sono quelli che più ci educano ad ascoltare la nostra voce e il nostro corpo; creano quel tipo di memoria che ci aiuta a non ripeterli e dunque sono ottimi alleati.
Pensaci un attimo: se non facessimo mai errori non ci sarebbe evoluzione.

La bellezza della lettura espressiva è che cresce insieme a noi, ci insegna a narrare storie ed emozioni della natura umana, e la natura umana è fatta di errori che forgiano le nostre vite e le nostre competenze; dunque come potremmo, in qualità di narratori, non commettere errori durante il percorso?

Ricordiamo che tutti i “grandi”, in qualsiasi settore, sono diventati tali anche grazie a ciò che hanno appreso dai loro errori.

“Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri“ – ha detto Michael Jordan – “ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.”

Perciò, per prima cosa, per evitare gli errori di lettura dobbiamo accettarli e non averne paura, perché sapremo gestirli grazie allo studio, alla pratica e al perfezionamento. 

Consigli per prevenire l’errore di lettura

Una volta che abbiamo fatto pace con i nostri errori, c’è però qualcosa che possiamo fare per cercare di ridurli.

Il primo consiglio è senza dubbio quello di praticare per sviluppare una buona tecnica di lettura. Questa ci preparerà nel conoscere l’errore, così come l’esperienza ci renderà pronti ad affrontarlo.

Prendiamo inoltre l’abitudine di riascoltare le nostre letture in modo da renderci consapevoli dei nostri possibili “punti deboli” e aiutarci a prevenire eventuali errori.

Leggere bene ad alta voce

Stabilito che gli errori di lettura fanno parte del gioco, come possiamo prevenirli e migliorare la nostra lettura in pubblico?
La risposta è una sola: studio e pratica, pratica, pratica.

Gli errori di lettura non possono essere evitati in maniera assoluta, ma una buona base e parecchia pratica, sono indispensabili per poterli gestire al meglio.

Leggere in pubblico significa saper tenere il ritmo anche quando qualcosa non funziona come dovrebbe; gli incartamenti sulla pronuncia di una parola possono essere elegantemente glissati o corretti subito, purché questo non fermi la narrazione (è consigliabile evitare di aggiungere esclamazione tipo “scusate, ho sbagliato la rileggo” bensì, semplicemente, proseguire); colpi di tosse, salivazione eccessiva o gola secca, possono essere prevenuti con la giusta igiene vocale ma, se capitano, è solo la pratica a insegnarci a trovare il giusto punto per deglutire, schiarire la voce o bere (in academy abbiamo parecchi consigli sulla cura della voce e la preparazione alla lettura).

Insomma, leggere a voce alta è un’arte che si affina con il tempo…e con gli errori.

3 esercizi per leggere in pubblico in modo chiaro e comprensibile

Esercizi per articolare bene le parole. Dobbiamo imparare ad articolare. Per far questo occorre mettere la giusta attenzione durante la lettura ed eseguire alcuni esercizi.

Ci sono piccoli giochi che possiamo fare: uno di questi è mettersi una matita tra gli incisivi e abituarsi a parlare in questo modo. Questo naturalmente non è il risultato ma è la palestra attraverso la quale noi impariamo ad articolare.

Un altro esercizio, che è quasi un gioco, è usare gli scioglilingua.

“Sereno è seren sarà se non sarà seren si rasserenerà”

O tutti gli altri scioglilingua che sappiamo fin da bambini…

Fermiamoci un attimo? Cosa succede quando li pronunciamo?

All’inizio li diciamo belli, lenti e non ci preoccupiamo se non di articolare per bene ogni parola e poi andiamo avanti sempre più veloci.

Un altro modo può essere quello d’immaginare di avere le parole in bocca – ma proprio fisicamente – e quindi ce le mastichiamo come chewingum. All’inizio faremo un sacco di smorfie, però vedrete che è utile.

Come parlare in pubblico senza emozionarsi

L’emozione gioca un ruolo fondamentale quando dobbiamo leggere in pubblico.
Oltre a creare tensioni (abbiamo parlato di tensioni anche nell’articolo su fonazione e respirazione) ci deconcentra e può portarci a commettere errori di lettura e sbagli.
Per parlare in pubblico senza emozionarsi, oltre allo studio e alla pratica di cui parlavamo poco fa, possiamo sfruttare alcuni trucchetti che ci arrivano dalle discipline contemplative: concentrare la nostra attenzione sul respiro e sul corpo prima di esibirci.

Bastano pochi minuti a occhi chiusi, in ascolto di sé per rallentare i battiti e regolarizzare il respiro, cosa che aiuta a disinnescare lo stress e a focalizzarsi sul testo.

Ovviamente sono necessari:

  • la formazione sulla lettura espressiva,
  • la giusta preparazione fisica,
  • il corretto riscaldamento muscolare/vocale e l’aver preparato il testo per tempo.

Questi elementi sono indispensabili per consentire di arrivare al microfono quanto più sereni possibile.

Sono altrettanto utili percorsi, anche brevi, di public speaking o di tutoring, che ci consentono di costruire ulteriori strumenti con cui affrontare l’eventuale paura di leggere in pubblico.

Come vedi non ci sono regole auree: ci sono impegno e costanza.

E adesso che amiamo gli errori…

Fin qui abbiamo capito che la migliore arma contro gli sbagli e gli errori è la preparazione, quindi la formazione alla lettura a voce alta e, di conseguenza, alla lettura in pubblico.

In academy abbiamo redatto il decalogo del buon lettore, con i dieci punti che riteniamo essere l’anima della lettura espressiva; se parliamo di leggere bene ad alta voce e di errori di lettura, non posso darti consigli senza citarne alcuni:

  • leggi il testo a voce alta qualche volta;
  • scalda la voce;
  • ricorda che la tecnica ti è amica;
  • ricorda sempre che il lettore a voce alta è un mezzo (il protagonista è il testo);
  • divertiti e fai divertire

Spero di cuore di averti dato spunti utili e di averti fatto un po’ affezionare agli errori che commettiamo quando leggiamo a voce alta.

Se vuoi leggere il nostro decalogo in forma completa, puoi scaricarlo a questo link.