Se sei alla ricerca del miglior microfono per registrare il tuo podcast, prenditi qualche minuto per leggere questo articolo: ti spiego quali sono i microfoni per podcast che trovi, quali sono le differenze e perché alcuni sono meglio di altri.
Limitarsi a cercare “microfono per registrare la voce” su internet può portarti una serie di risultati già sentiti: microfono usb, microfono a condensatore, microfono professionale per studio, microfono per podcaster, eccetera…
Alla fine ti ritrovi con tanti nomi, ma ancora non sai quale sia il miglior microfono per registrare il tuo podcast (o il tuo audiolibro) perché – spoiler – il miglior microfono per registrare non esiste!
O meglio, esiste il miglior microfono per registrare nel tuo ambiente, con le sue caratteristiche acustiche e le tue possibilità economiche.
Addentriamoci nell’argomento!
Caratteristiche di un buon microfono
Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon microfono per registrare la voce?
Partiamo da questa specifica trascurata: deve essere un microfono in grado di catturare bene la voce nelle sue frequenze.
Per farlo, la soluzione migliore sarebbe un microfono per podcast professionale da studio montato su una catena voce in studio di registrazione, ma se lavoriamo in home studio quale microfono usare per registrare la voce in ambiente “addomesticato” (nel senso che era domestico e che ora hai destinato al lavoro) con buoni risultati?
Un buon microfono per registrare la voce, necessita di poterla riprendere in condizioni acustiche ottimali: quanto più libere da rumori di fondo, riverberi, echi e tutta quella serie di suoni e rumori bianchi a cui le nostre orecchie sono assuefatte ma che il microfono che registra la voce cattura e impasta proprio con la voce; deve avere una sensibilità adeguata e non tagliare frequenze fondamentali della voce, cosa che rischia di renderla irreale, meno umana e la svuota della sua naturale forza emotiva.
Deve avere un SPL –sound pressure level– idoneo alle nostre abitudini vocali/condizioni di ripresa e un soundfield ottimale alla stanza in cui registriamo quindi, di nuovo, l’ambiente fa la differenza sulla definizione di “miglior microfono per registrare”.
Vero che facciamo editing e post-produzione, ma la ripresa ottimale della voce fa la differenza tra un prodotto audio efficace e un prodotto audio reso al meglio delle possibilità.
Tipologie di microfono
Vediamo, in maniera semplificata, quali sono i principali microfoni per registrare la voce;
Li divido in
- tipologia di capsula (quindi in sensibilità di ripresa)
- modalità di ripresa (quindi in che modo catturano il suono della voce/dell’ambiente)
- complessità di utilizzo (quindi cosa ti serve per usarlo).
Partiamo dalla capsula.
Microfono dinamico
Si tratta di quella famiglia di microfoni più robusti e meno sensibili; per intenderci sono i classici microfoni da palco e da live, catturano la porzione di suono più vicina alla capsula, quindi serve che siano usati da vicino e che siano ben direzionati verso la sorgente di suono (la bocca).
Avendo una sensibilità limitata catturano molto meno ambiente e rumori di fondo, ma rischiano di non captare al meglio la voce in tutte le sue peculiarità perché ammorbidiscono e ovattano l’ingresso del suono.
Adatti ad ambienti non trattati, a chi non ha dimestichezza con la fase di editing (male!) o per necessità di regia.
N.B. Sì lo so che ora tutti i podcaster usano il SM7B della Shure, ma non a caso costa molto più dei normali dinamici e, comunque, tende a scurire il suono e non rendere al meglio sulle voci brillanti (e va pre amplificato perché ha un gain effimero).
Microfoni a condensatore
Sono quei microfoni meno robusti e più sensibili; sono quei microfoni che si usano in studio e in home studio, e catturano porzioni di suono molto ampie a seconda della tipologia della capsula, quindi sono utili per dare agio e comfort allo speaker o al narratore (o al cantante) durante la ripresa del suono.
Avendo una sensibilità più alta catturano tutto l’ambiente possibile, ma prendono ogni singola sfumatura della voce, rimanendo indubbiamente i più affidabili in termini di resa timbrica (e, con il debito editing, in termini di resa psicoacustica).
Adatti a studio e home studio, ambienti trattati e a chi dedica il giusto tempo all’editing.
Il fantomatico Neumann TLM102 o 103 fa parte di questa famiglia, anche se ultimamente vedo andare tantissimo Aston Origin e Spirit.
Dovremmo anche citare i microfoni a nastro, ma dubito siano d’interesse per i podcaster, quindi parliamo della modalità di ripresa, per la quale abbiamo le seguenti opzioni.
Cardioide
Questo microfono per registrare a voce cattura molto il suono proveniente da una direzione principale (la bocca del cantante), prendendo anche una parte del suono che arriva dai lati del microfono e una microscopica parte del suono che arriva da dietro il microfono.
Questo garantisce una buona ripresa e rende bene l’effetto di prossimità della voce.
Ipercardioide
Come sopra, ma con un focus di ripresa più stretto verso la principale sorgente di suono, meno apertura ai suoni laterali e un filo di sensibilità in più rispetto ai suoni che arrivano da dietro il microfono. Diciamo che sono più “direzionali”; hai presente i classici microfoni a cilindro che si usano sopra le videocamere? Ecco quelli, 9 su 10, sono ipercardioidi)
Omni
Questi microfoni riprendono a tutto tondo intorno alla capsula, quindi catturano il suono proveniente da ogni direzione con la stessa intensità.
Ideale per riprendere diverse sorgenti simultanee, ma attenzione perché cattura tutto.
Ma proprio tutto, eh.
Figura 8
Questi microfoni per registrare catturano il suono proveniente da due direzioni opposte, rimanendo più sordo a ciò che arriva ai dai lati.
Si usa molto meno degli altri ma è comodo per podcast a due voci (e poca distanza) e interviste.
Per quel che concerne la complessità d’uso e l’attrezzatura necessaria, dovremo tenere di conto il tipo di attacco e di eventuale alimentazione del microfono.
Microfono usb
Solitamente sono microfoni per registrare la voce in modalità plug-n-play, quindi li attacchi all’ingresso usb del pc e registri direttamente tramite il software che usi.
Comodi per una questione di praticità, ma solitamente hanno prestazioni meno efficaci e il rischio latenza/interferenza è dietro l’angolo.
Si trovano sia dinamici che a condensatore.
Microfono con attacco xlr
Sono microfoni per registrare la voce che devono passare da una scheda audio o una catena voce, la cui resa in ripresa è solitamente maggiore rispetto ai cugini con attacco usb.
Necessari per una qualità audio maggiore, hanno buone prestazioni, supportate dalla qualità della scheda audio.
Zero latenza ma sicuramente serve un’attrezzatura più complessa a seconda della scelta della catena voce.
Si trovano sia dinamici che a condensatore e, questi ultimi, solitamente necessitano dell’alimentazione “phantom” a 48v
Parametri di valutazione del microfono per registrare
Come scegliere quindi il miglior microfono per registrare la voce?
Avrai capito che per scegliere il microfono per registrare serve valutare l’ambiente, le possibilità economiche e le competenze di editing.
Tutto è relativo alle scelte che fai: se e quanto vuoi investire nel progetto determina la scelta fra un microfono usb o un microfono a condensatore con attacco xlr, scheda audio e attrezzatura accessoria.
Limitarsi a comprare il primo risultato della ricerca “miglior microfono per registrare la voce” rischi di essere uno spreco di soldi e di tempo.
Meglio informarsi prima, valutare le variabili fondamentali e scegliere ciò che è meglio per te e per le tue possibilità.
Nei nostri corsi su podcasting, audiolibri e narrazioni audio, parliamo molto della scelta del microfono, di come scegliere il microfono per registrare la voce più giusto e, soprattutto, di come preparare la voce al microfono, cosa che viene spesso trascurata.
Se vuoi saperne di più scrivici o passa a trovarci in academy 😉