Tono di voce, parliamo di persone o di brand?

Tone of voice, tono di voce e timbro di voce. Chiariamo le differenze e come si applicano alla lettura espressiva.

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Tono di voce, timbro, tone of voice: facciamo chiarezza

Capita spesso di leggere a proposito di tono di voce, timbro della voce e tone of voice; ma cosa significano questi termini?

Hanno in comune l’ambito della comunicazione, ma se tono di voce e timbro vocale interessano la persona e le forme artistiche, il termine tone of voice indica la comunicazione di tipo aziendale o commerciale (ne parliamo a fine articolo).

Hai presente quando senti la voce di una persona che conosci e ti giri subito per vedere dov’è? L’ha riconosciuta dal suono della sua voce, giusto?

Ecco, il timbro della voce è l’insieme di caratteristiche sonore e le frequenze che compongono la nostra voce, dunque il suono che ci rende riconoscibili alle altre persone; il timbro vocale è l’equivalente dell’impronta digitale: è unico, appartiene solo a noi e ci rende distinguibili da ogni altra voce.

Il tono di voce, invece, identifica l’intenzione che mettiamo in ciò che diciamo: abbiamo la voce triste perché ci è appena successo qualcosa di spiacevole, oppure abbiamo la voce squillante di quando siamo entusiasti; possiamo leggere notizie importanti con un tono di voce serio, oppure leggere i racconti dell’anziano del villaggio, con il tono di voce stanco e saggio che attribuiamo al personaggio.

Ognuno ha il tono di voce che sceglie

Se dunque il timbro di voce è una caratteristica identitaria, il tono della voce è un elemento variabile ed esplorabile per ciascuno di noi, e possiamo modificarlo in maniera consapevole e inconsapevole.

Il tono di voce è più vicino alla sfera emotiva ed espressiva, quindi segue le emozioni che proviamo o quelle che vogliamo suscitare; in qualche modo il tono di voce crea immagini perché racconta, in maniera sonora, il nostro panorama interiore, oppure il panorama narrativo di cui stiamo leggendo ad alta voce.

Il tono di voce è un elemento istintivo, legato alla nostra capacità espressiva, quindi possiamo usarlo in maniera volontaria, ad esempio quando rimproveriamo qualcuno e assumiamo un tono autorevole, oppure in maniera involontaria, ad esempio quando non siamo in forma e il nostro tono di voce è stanco, affaticato o dolorante.

Il tono di voce è uno strumento di relazione con noi stessi e con l’altro, e crea connessioni basate sulla capacità di esprimere quel che proviamo a livello di sensazioni ed emozioni in maniera che l’altro possa ascoltare come stiamo; non a caso il nostro udito è strettamente correlato alle nostre capacità percettive e cognitive.

Il tono di voce nel parlato

Nel parlato il tono di voce si colora di molte più sfaccettature rispetto allo scritto, perché lo strumento voce è connesso a tante altre dimensioni, interiori ed esteriori, connesse alla persona che parla e alle persone che ascoltano.

Nella parola detta rivestono un ruolo primario:

• il corpo della persona che emette la voce;
• il coinvolgimento emotivo della persona, in relazione alle eventuali emozioni espresse nel testo da pronunciare;
• il tipo di relazione con il pubblico che ascolta.

Il tono di voce nel parlato è parte dell’esperienza quotidiana di ciascuno di noi e potrebbe essere più semplice averlo presente rispetto al tono di voce nello scritto, perché è sufficiente una minima oscillazione della voce – nostra o degli altri – per modificare il significato di ciò che stiamo dicendo, leggendo, ascoltando.

Più siamo consapevoli della nostra voce e del nostro tono di voce, più siamo efficaci nell’esprimere l’anima del nostro messaggio, nel comunicare le nostre esperienze, nel coinvolgere in modo profondo chi ci legge o chi ci ascolta, per una comprensione reciproca sempre migliore.

Tono di voce e timbro nella lettura espressiva

Il tono di voce e il timbro della voce impattano nella lettura in più modi, perché leggere a voce alta significa raccontare storie ed emozioni a esse correlate; il nostro tono di voce, quindi, gioca un ruolo fondamentale!
Immagina di sentire leggere una storia drammatica letta con un tono di voce brioso e divertito…che effetto ti farebbe?
Il tono di voce nella lettura ad alta voce influenza la qualità delle immagini mentali suscitate, dunque è importante che sia coerente con il testo e le sue caratteristiche, poiché porta con sé l’intenzione dell’autore o del personaggio narrante.

In che modo, invece, il timbro vocale impatta nella lettura espressiva?

Questo è un discorso più tecnico e vicino ai concetti di psicoacustica ma il timbro della voce è legato ai contesti affettivi per la componente di piacevolezza soggettiva, e ai contesti percettivi legati alla risposta allo stimolo uditivo, che interessano il delicato mondo dell’editing audio.

Le caratteristiche individuali della voce, infatti, possono rendere gradevole oppure no l’ascolto di una lettura dal vivo, e creare la necessità di realizzare differenti interventi di manipolazione dell’audio, per migliorare l’esperienza di ascolto di contenuti specifici come gli audiolibri.

Tono di voce e personalità

Se quindi il tono della voce si fa portavoce dell’intenzione della narrazione, va da sé che nella comunicazione di tutti i giorni, il tono e il timbro della voce sono elementi di relazione interpersonale.
Il tono della nostra voce racconta il nostro sentire, comunica la genuinità delle nostre parole e rende possibile la valutazione, da parte del nostro interlocutore, della coerenza tra la forma e il contenuto del nostro messaggio; rende la nostra comunicazione più o meno interessante (pensa a quel professore che urlava sempre, o a quello che proprio non riuscivi a seguire perché ti faceva quasi addormentare in classe), più o meno ingaggiante e quindi memorizzabile.
Il tono della voce, inoltre, rende possibile l’adattamento alle circostanze: possiamo rendere la voce seducente, rassicurante oppure autorevole, rinforzando così il nostro linguaggio paraverbale (prova a fare caso al tono della tua voce quando parli con una persona a cui vuoi bene rispetto a quando, ad esempio, chiedi informazioni ad uno sportello)

E il timbro? Che ruolo riveste in tutto questo?
Il timbro della nostra voce, in questo caso, influenza meramente la sfera del gusto personale: il suono di una voce può piacerci oppure no, in maniera del tutto arbitraria.

Tone of voice nella brand identity

Il tone of voice rappresenta un mondo a sé nella comunicazione.
Il tone of voice, infatti, è il complesso comunicativo di un brand o di un’attività, che racchiude quindi, nei testi scritti o parlati, nelle modalità comunicative e anche in buona parte della scelta grafico-stilistica, l’identità e i valori del brand o dell’attività.
In poche parole il tone of voice è il modo di esprimersi di una realtà commerciale, in linea con l’immagine di sé che ha o che vuole dare.

Ad esempio, un brand giovane potrebbe dare del “tu” nelle comunicazioni, mentre un luxury brand potrebbe preferire un tono più formale; stiamo ovviamente riducendo l’esempio ai minimi termini, ma mi interessa specificare che anche il tono di voce parlata del brand si allinea al tone of voice: un’insegnante di yoga avrà un tone of voice rappresentativo della consapevolezza e dell’armonia legate alla propria disciplina, dunque difficilmente si metterà ad urlare nei suoi contenuti audio/video, non trovi?
Sul tone of voice creeremo altri contenuti, perché merita un approfondimento, quindi per adesso mi fermo e chiudo con un breve recap.

Parlando di tono di voce, quindi…

Abbiamo visto le differenze fra tono di voce, timbro vocale e tone of voice, dunque possiamo ricapitolarle in cinque punti fondamentali:

  • il timbro della voce è l’impronta digitale della nostra voce: è unico;
  • il tono di voce è il modo in cui moduliamo la voce per esprimere un’intenzione;
  • gestire il tono di voce è fondamentale nella lettura espressiva;
  • il tono di voce fa parte della componente paraverbale della comunicazione;
  • il tone of voice rappresenta i valori di un brand, e il tono della voce può farne parte

Spero di essere stata abbastanza chiaro nelle spiegazioni e sono curioso di sapere se hai mai fatto caso a timbri vocali che ti piacciono di più o di meno, o ai toni di voce che usi nel tuo parlato quotidiano.

Se ti va di condividere qualche pensiero a riguardo, puoi lasciarci un commento oppure scriverci; se invece vuoi imparare a lavorare un po’ sui differenti toni della voce, puoi fare un salto in academy e dare un’occhiata ai corsi di lettura interpretata: ne vale la pena ;).

In questo episodio del podcast parliamo di tono di voce nella lettura espressiva.