Professione podcaster: tra mito e realtà.
Il podcaster è una delle professioni più chiacchierate del 2023 e sempre più persone inseriscono la voce “podcaster” nei job-title; ma in che senso parliamo di professione podcaster?
Abbiamo già visto chi è il podcast producer e di cosa si occupa, oggi parliamo del podcasting come professione, a cavallo tra aspettative e piano di strategia commerciale.
Chi è e cosa fa il podcaster
Il podcaster è una figura legata a doppio filo alla comunicazione e al mondo audio.
Chiunque scelga di fare il podcaster di professione (o di provare a farlo) deve infatti avere un buon numero di competenze trasversali di comunicazione, scrittura, sceneggiatura e storytelling, uso della voce, registrazione, editing audio e sound design, personal branding, marketing e strategie di comunicazione.
Senza questi requisiti minimi, fare podcast rischia di rimanere un passione accessoria e poco più.
La professione del podcaster si riassume in poche, semplici righe: è una figura con una discreta sensibilità e una buona dose di competenze in comunicazione audio.
Il podcaster che voglia fare del podcast una professione, deve riuscire ad essere obiettivo sull’effettiva preparazione tecnica, e provvedere a colmare ogni eventuale lacuna, prima di lanciarsi nell’impresa non facile di professionalizzazione in ambito podcast.
Quali requisiti sono necessari per fare il podcaster
Guardiamo più da vicino i punti elencati poco più sopra.
Comunicazione
Il podcast non è una pubblicità divisa in episodi, e creare un podcast efficace, interessante e di potenziale successo, non è una passeggiata, soprattutto in un momento di trend come quello che stiamo vivendo ora in ambito podcast; se hai come obiettivo la professione di podcaster, devi conoscere le basi della comunicazione e specializzarti nella comunicazione in audio.
Scrittura
Scrivere per il parlato è meno semplice di quanto sembri, perché la scrittura per l’audio non può essere la stessa di un testo scritto, né può essere la trascrizione precisa del modo in cui parliamo: serve equilibrio. Il podcaster di professione sa bene che il linguaggio dell’audio vive in una dimensione a sé stante, fatta di flussi dialogici semplici ma non facili per tutti.
Sceneggiatura e storytelling
Se il linguaggio scelto vive di una personalizzazione predominante, la struttura del podcast e dei singoli episodi va curata; difficilmente un format sopravvive se non costruito su una struttura narrativa idonea.
L’improvvisazione ci piace, ma da sola non può sostenere una serie di successo, che consenta al podcaster di fare del podcast una professione.
Uso della voce
Abbiamo già visto quanto sia importante partire dall’uso della voce prima ancora di scegliere il microfono da podcasting, ma lo ribadiamo: usare bene la voce fa risparmiare una valanga di tempo in post-produzione.
Immagina di poter noleggiare uno studio per poche ore perché sai usare al meglio la voce e ti sei preparato, anziché doverlo noleggiare per tre giorni perché tra fatica ed errori, hai dovuto rifare le take un sacco di volte…ti sembra poco?
Registrazione, editing e sound design
Professione podcaster significa professionalità nell’audio recording e nella post-produzione.
Un buon prodotto che suona male avrò molte meno possibilità di essere ascoltato; ci sono diversi modi in cui un podcaster può ottenere una buona qualità audio, ad esempio facendo corsi di audio editing o affidandosi a professionisti che possano aiutarlo a migliorare la qualità del suo suono.
Personal branding
Lanciarsi nella professione di podcaster senza costruire una presenza digitale è molto difficile; per farlo basta poco: un sito, un paio di social e una comunicazione adeguata.
Come per il resto, quel che non si sa si impara o si demanda: corsi, social strategist, consulenze e quel pizzico di autenticità che non guasta mai.
Marketing e strategie di comunicazione
Se il podcast fa parte della comunicazione del professionista o del brand, va da sé che il podcaster di professione ha a cuore la propria comunicazione, e sa fare del podcast un meraviglioso strumento di relazione, veicolando la propria professione e i propri servizi con intelligenza ed eleganza.
Le responsabilità del podcaster
Questo paragrafo rischia di diventare lungo e polemico, dunque mi limiterò a (pro)porti alcune riflessioni.
Scegliere la professione di podcaster significa scegliere di entrare nel mondo della comunicazione passando da una porta di servizio (l’audio) particolarmente preziosa e delicata; questo comporta la necessità di comprendere a fondo i valori portanti dello strumento podcast, le nozioni più superficiali della psicoacustica, dell’impatto del suono e della voce sulla persona nonché del potere intrinseco delle parole.
Scegliere di essere un podcaster significa prendere le redini di quella che definiamo l’oralità 2.0 e portare avanti una tradizione di narrazione audio che (ri)comincia da noi.
Quanto può guadagnare un podcaster?
La domanda da un milione di dollari.
La risposta è: dipende.
Da quanto efficace è il suo prodotto, da come e dove lo distribuisce, da come e quanto ne sfrutta le potenzialità commerciali, dalla strategia audio correlata, dalle collaborazioni o dalle partnership che riesce a stringere intorno al suo prodotto, dal fatto che si apra o meno alla produzione per terzi.
Il mondo dell’audio non è rose e fiori e non è facile, ma riserva bellissime esperienze per coloro che prediligono la strategia all’improvvisazione; podcaster si diventa, con impegno, dedizione e creatività.
Mettiamoci la Voce per diventare podcaster
Se vuoi fare il/la podcaster, sei nel posto giusto.
Oltre alle consulenze di produzione, formiamo podcaster sia dal punto di vista vocale che progettuale; nella nostra academy sono presenti diversi corsi utili a chi voglia fare del podcast la propria professione e, proprio in questi giorni, si chiude il progetto di una formazione specifica che sarà di enorme aiuto a chi vuole fare del podcast e dell’audio la propria professione.
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