Pubblicare audiolibri: cosa devi sapere sull’editoria audio

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Pubblicare audiolibri: cosa devi sapere sull’editoria audio

Pubblicare audiolibri sarà probabilmente una delle esigenze maggiori del 2024, complice il boom che gli audiolibri hanno avuto negli ultimi due anni, evidenziata dalla ricerca Audible Compass 2023 presentata alla scorsa edizione di Più Libri Più Liberi.

L’editoria audio, tra podcast e audiolibri, ha subito una notevole spinta dal post-pandemia e ora si configura come nuovo -seppur piccolo- territorio di mercato; ci piacerebbe però riflettere insieme su alcuni aspetti importanti e meno noti dell’arte di produrre e pubblicare audiolibri.

Cosa devi sapere prima di pubblicare audiolibri

Il mercato degli audiolibri è in crescita e sempre più editori si informano su come pubblicare audiolibri per distribuire i propri titoli sulle varie piattaforme di ascolto.

Oltre a tutte le specifiche tecniche necessarie alla produzione vera e propria, quindi indipendentemente dal fatto che si sia casa di produzione o narratore indipendente con home studio per gli audiolibri, per produrre audiolibri bisogna conoscerne gli apetti legali legati alla produzione, disporre della necessaria contrattualistica e conoscere i requisiti di pubblicazione delle varie piattaforme.

Non ultimo è necessario comprendere che l’audiolibro non può essere un prodotto a sé stante bensì fare parte di un vero e proprio progetto editoriale, legato alla comunicazione dell’autore o della casa editrice.

È dunque importante conoscere le varie app di audiolibri e i canali cui avremmo accesso tramite la pubblicazione.
Queste informazioni ti sono utili per la tua strategia di comunicazione: farai ascoltare gratuitamente il libro o a fronte di un abbonamento/acquisto singolo?

Prima di pubblicare audiolibri, infatti, bisogna avere chiaro il perché volerne pubblicare e il come gestire i costi produzione in un settore che, al momento, pecca in sostenibilità.

Pubblicare audiolibri cosa devi sapere sull'editoria audio

Pubblicare audiolibri è un business?

Sfatiamo il mito: no, pubblicare audiolibri non è un business ma è un ottimo modo di promuovere storie, autori e sì, anche la vendita del formato cartaceo.

La fruizione di un audiolibro e benefici che derivano dall’ascolto, non sostituiscono la lettura endofasica e la ben nota volontà del lettore di possedere la copia cartacea del libro che ama.
I dati AIE, infatti, ci raccontano di un aumento degli ascolto di audiolibri senza che questo comprometta le vendite dei libri cartacei; paradossalmente la cultura dell’audiolibro può aiutare a sollevare i tristi dati che oggi ci raccontano di quanto poco si legga in Italia.

Pubblicare audiolibri può essere considerato un vero e proprio investimento da case editrici più strutturare, con più potere d’acquisto, mentre può far più timore alle case editrici o agli autori indipendenti. Questo perché sul mercato degli audiolibri c’è molta disinformazione, poca chiarezza e ancor meno sostenibilità.

Ad oggi sono poche le realtà che possono permettersi di pubblicare audiolibri poiché i costi di produzione degli studi sono spesso troppo alti per le piccole attività o i freelance e, contemporaneamente, molte delle produzioni low-budget in offerta sono qualitativamente scarse; questi sono alcuni dei motivi per i quali facciamo divulgazione e promuoviamo la cultura dell’ascolto e, inoltre, siamo impegnati in prima linea nella ricerca di nuove soluzioni per rendere possibile pubblicare audiolibri a sempre più editori/autori.

Chi si occupa di pubblicare audiolibri

Solitamente sono le case editrici a pubblicare audiolibri, le cui produzioni sono più facilmente demandate a studi esterni o partner, ma ci sono diverse case di produzione che si occupano di acquisire diritti e pubblicare audiolibri in autonomia apponendo il proprio marchio editoriale.

A differenza del resto d’Europa, in Italia non abbiamo ancora sposato appieno il concetto di narratore indipendente in home studio, figura che cerchiamo di formare nella nostra academy, ma sempre più persone manifestano la volontà di lavorare con la voce come narratori di audiolibri.
In questo caso però, il narratore offre servizio di produzione: sarà sempre l’editore o l’autore stesso -magari in self-publishing- a pubblicare sulle piattaforme.

Produrre e pubblicare audiolibri: che differenze ci sono?

In effetti c’è una grande differenza tra produrre e pubblicare audiolibri.

La produzione comporta tutta la parte legata alla lettura espressiva, alla registrazione e all’editing del prodotto audio, affinché garantisca una buona esperienza d’ascolto e sia compatibile con le specifiche di pubblicazione delle varie piattaforme.

La parte della pubblicazione viene invece affidata a chi si occuperà della distribuzione, sia come marchio editoriale che come editore effettivo, e comporta tutta la parte legata alla commercializzazione dell’opera.

Per pubblicare audiolibri, infatti, ci si comporta esattamente come per la pubblicazione dei libri cartacei, con annessa questione dei diritti, codici isbn e doveri dell’editore nei confronti dell’autore.

Orientarsi professionalmente nel mondo dell’audiolibro significa attualmente fare degli investimenti su di sé, chiedere consulenze legali e commerciali e scegliere di entrare in un segmento commerciale giovane, un po’ confuso e in lenta espansione.

Se pensi di voler approcciare il mondo dell’audiolibro ma non ne hai ancora esperienza diretta e non ne hai mai fatti, il nostro spassionato consiglio è di fare il donatore di voce come allenamento per una delle varie associazioni per donatori di voce, per capire se questo mondo fa davvero per te oppure no.